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Ristrutturazione bagno: detrazioni e incentivi

La ristrutturazione del bagno è detraibile? Vediamo quali sono gli interventi agevolabili e in quali casi la ristrutturazione del bagno si può detrarre.

banner blog ristrutturare il bagno: detrazioni e incentiviPosso usufruire delle detrazioni per ristrutturare il bagno? Questa è la domanda che spesso i clienti ci pongono quando richiedono un preventivo per la ristrutturazione del bagno. La risposta non è un univoca. Esistono infatti diversi incentivi per il rifacimento del bagno, ognuno dei quali prevede precisi requisiti e interventi. Abbiamo dunque deciso di spiegare quando la ristrutturazione del bagno è detraibile e quali sono le agevolazioni previste.

Ristrutturazione bagno: detrazione 50%

Un’agevolazione da prendere in considerazione se si vuole rifare il bagno è sicuramente il Bonus ristrutturazioni, la detrazione sul recupero del patrimonio edilizio esistente. L’incentivo permette di detrarre il 50% delle spese sostenute, con ripartizione della detrazione in 10 quote annuali di pari importo. Occorre, però, chiarire subito che non tutti gli interventi di rifacimento sono detraibili.

Manutenzione ordinaria

Non sono infatti previsti incentivi se i lavori si limitano alla sostituzione dei sanitari, della rubinetteria e delle piastrelle del bagno. Questi interventi infatti rientrano nella cosiddetta manutenzione ordinaria, prevista dal bonus solo per i lavori effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali. Dunque in caso di una ristrutturazione che non intervenga sull’impianto idrico non sono previste agevolazioni a meno che gli interventi non riguardino parti comuni dei condomini.

Ristrutturazione bagno completa con rifacimento degli impianti

Per quanto riguarda le singole abitazioni, invece, il Bonus ristrutturazioni prevede una detrazione del 50% per gli interventi di manutenzione straordinaria, che comprende anche la sostituzione degli impianti. Vediamo quindi come la ristrutturazione completa del bagno, comprensiva di rifacimento degli impianti, si prefigura decisamente conveniente. Inoltre, se effettuati in concomitanza di lavori di manutenzione straordinaria, anche  i lavori di sostituzione di piastrelle e sanitari hanno accesso alle agevolazioni.

 

Adeguamento bagni per disabili

Detrazione 50% per persone con disabilità

Gli interventi mirati all’eliminazione di barriere architettoniche e alla realizzazione di ogni strumento che sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi rientrano nelle agevolazioni sulle ristrutturazioni (50%). In occasione della ristrutturazione del bagno è possibile detrarre, oltre alle spese i lavori già visti, anche i costi di tutti quegli interventi che favoriscono la mobilità delle persone con disabilità certificate. Questi lavori sono agevolabili anche senza rientrare nella manutenzione ordinaria, pertanto non è necessario sostituire l’impianto idrico-sanitario. Le opere devono, tuttavia, essere conformi alla normativa vigente sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

Superbonus 110%

I lavori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche rientrano inoltre nei cosiddetti interventi trainati che beneficiano del Superbonus. In sostanza, è possibile godere delle detrazioni del 110% distribuite in 5 anni quando si eseguono questi interventi in concomitanza con quelli principali, conseguendo il miglioramento di due classi energetiche. Gli interventi trainanti, lo ricordiamo, sono quelli antisismici e quelli finalizzati all’efficientamento energetico, come l’isolamento dell’involucro edilizio e la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale. Infine, chi usufruisce del Superbonus (ma anche del Bonus Ristrutturazione) può scegliere lo sconto in fattura in alternativa alla detrazione. Leggi il nostro articolo su come funzionano la cessione del credito e lo sconto in fattura per maggiori dettagli.

Bonus mobili 50%

I contribuenti che usufruiscono delle agevolazioni sulla ristrutturazione possono infine beneficiare del Bonus mobili. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Fino al 31 dicembre 2020 il tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione ammontava a 10.000 euro. Dal 1° gennaio 2021, invece, il tetto di spesa massimo su cui calcolare la detrazione è stato elevato a 16.000 euro. Anche in questo caso, per le abitazioni private, l’acquisto di mobili è agevolato solo il caso di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia e restauro o risanamento conservativo. Quindi anche in questo caso non è possibile beneficiare degli incentivi se la ristrutturazione non coinvolge gli impianti.

 

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