PNRR: niente proroga del Superbonus 110 al 2023. Quali sono le misure previste per il superbonus nel PNRR e cosa ci dobbiamo aspettare in futuro
È pronto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il cosiddetto Recovery Plan, che il Governo presenterà in giornata alla Commissione Europea. Si tratta di un programma di investimenti da 191,5 miliardi che si inserisce nell’ambito del Next Generation Eu, lo strumento europeo messo in campo per rispondere alla crisi Covid-19. Tra le 6 missioni che il programma si prefigge di attuare dal 2021 al 2026, di particolare rilievo è quella riguardante la rivoluzione verde e la transizione ecologica, che interessa anche la ristrutturazione energetica di edifici pubblici e privati e, dunque, il famigerato Superbonus 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico.
Proroga del Superbonus 110 al 2023
Nelle scorse settimane il Parlamento ha preso in esame la proposta di PNRR, presentata dal precedente governo il 12 gennaio 2012, approvando le proprie conclusioni il 31 marzo 2021. Nelle relazioni di Camera e Senato, infatti, si è sottolineata la necessità di prorogare il Superbonus fino al 31 dicembre 2023. Successivamente il Governo presieduto da Mario Draghi ha provveduto ad una riscrittura del Piano, quella che oggi sarà comunicata a Bruxelles. Il PNRR presentato da Draghi, sebbene quello della transizione ecologica sia uno degli asset strategici su cui si sviluppa, non prevede la proroga al 2023 del Superbonus. Nel testo del Piano, infatti, le date di validità del Superbonus 110% rimangono le stesse attualmente in vigore:
- 30 giugno 2022 per tutti i lavori;
- 31 dicembre 2022 per i condomìni che a giugno 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori;
- 30 giugno 2023 per gli ex-IACP che al 31 dicembre 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori.
Proroga Superbonus 110 nella prossima Legge di Bilancio
Dunque la proroga non rientra nel nuovo testo del PNRR, se non come intento programmatico. A confermare l’impegno del governo a prevedere una proroga al 2023 nel prossimo disegno di Legge di Bilancio è stato lo stesso Presidente del Consiglio. Durante il suo intervento alla Camera dei Deputati, infatti, il Presidente Draghi ha ribadito l’importanza del provvedimento e lo “sforzo significativo per promuovere l’efficientamento energetico di edifici pubblici e privati“, sottolineando che non sono previsti tagli per la maxi agevolazione: “per il Superbonus al 110 % sono previsti tra PNRR e fondo complementare oltre 18 miliardi“. Il presidente del consiglio si è infine impegnato a “inserire nel disegno di Legge di Bilancio per il 2022 una proroga dell’Ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021 con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici”.
Semplificazioni Superbonus 110% entro maggio 2021
Sebbene la proroga ne sia rimasta esclusa, il Piano prevede semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana che interessano direttamente il Superbonus. Nel testo, infatti, il Governo riconosce come l’attuazione del Superbonus abbia incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia particolarmente complessa per gli edifici, con attese fino a 6 mesi per l’accesso agli archivi edilizi. Obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza è dunque quello di accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus. Le misure necessarie saranno adottate con un decreto-legge che sarà approvato entro maggio 2021.
Per il resto le regole concernenti il Superbonus rimangono invariate, così come la possibilità di cessione del credito o sconto in fattura. Gli investimenti, prevede il PNRR, consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici/anno a regime, per una superficie totale superficie totale di 20 milioni di mq/anno. Il risparmio energetico previsto permetterà di raggiungere circa 291,0 Ktep/anno, ovvero 0,93 MtonCO2/anno.
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